giovedì 16 febbraio 2017

Che colore: është si ciocit

Che dire ancora di questo meraviglioso colore.... ebbene ci sono ancora innumerevoli cose interessanti di cui possiamo parlare, ad esempio, in questo post ci concentreremo su un piccolo animaletto color ceruleo. Sto parlando del : "Brumbulo del cioco", comunemente noto come :"BRUMBULI CIOCIT". Esso è caratterizzato da diverse sfumature di ceruleo che hanno dato al brumbulo  l'attributo CIOCIT. Essì, ki color pizzi bon propriu shkifu, m'friiti duaqit per tri muai. U nong dija mangu se esistirnei gnë color kshtu i brut. Ma ora concentriamoci sul brumbulo. Esso è un animaletto delizioso e molto forte, tanto che oggi si usa dire alle persone, quando le si vuole elogiare per la loro forza e il loro coraggio: "Ti je i fort si brumbuli ciocit". Non c'è frase più bella che un uomo si possa sentir dire,( non c'è onorificenza maggiore, è come ricevere la medaglia al valore) tanto che chi la riceve, subito dopo scigliren gnë post ku nong është mos gnari e vetë e bonë ghimsë horie herë turp, e pra, vete perpara gni specchë e pshëtihet nd'ceret. Esempio palese è il grande "B.B.", unico e inimitabile. Questa è la vera essenza del ceruleo scuro, gnë color ciocit se mo ciocë nong mund iet. Gnë color caritë se mangu qientë e raggiuar.                                                                                     
 SHIHEMI.


lunedì 19 dicembre 2016

Step 25: Sintesi Finale

Un "viaggio" nel CERULEO SCURO


Impronta cerulea

Simo ormai giunti alla fine di questo splendido percorso. Cerchiamo dunque di capire tutti i passaggi chiave che ci hanno portato a descrivere il colore Ceruleo Scuro nelle sue più varie accezioni.
Nell’analizzare un colore, è significativo comprenderne l’origine, ed in questo ci aiutano sicuramente gli step 1 e 19 dove si esaminano le radici e l’anatomia del pigmento.
Con lo step numero 2, abbiamo internazionalizzato il nome del colore, traducendolo in numerosissime lingue diverse, per dare l’opportunità a chiunque di comprendere il tema di questo blog.
Così come tutte le grandezze fisiche hanno le proprie unità di misura, anche i colori possono essere “misurati”, e per questo motivo, con lo step 3 riusciamo a classificare il ceruleo scuro attraverso una serie di codici caratteristici di ogni singola tinta, quali per esempio RGB e HSL.
Nell’ambito della terminologia, inoltre, è tato molto importante andare alla ricerca di quelle parole, che non appena lette riescono ad indirizzarci e a darci un’idea del colore in oggetto, ed in questo, l’abbecedario, step 9 e “la cloud”, step 24, ci aiutano molto.
I colori sono dappertutto, possiamo ritrovarli per esempio nel titolo o all’interno del testo di una canzone, o addirittura come caratteristica principale di un album musicale, come mostra lo step 5. Naturalmente nelle immagini, quali possono essere i fumetti (step 13), i cartelloni pubblicitari (step 15), gli emblemi (step 10), i dipinti (step 18), dove si ci avvale delle diverse tonalità cromatiche per esprimere sentimenti diversi da trasmettere all’osservatore.
Naturalmente non potevano mancare i riferimenti cinematografici, messi in evidenza dallo step 7, dove il colore in esame è uno dei principali rappresentanti delle “palette dei colori” caratterizzanti i film citati.
Durante il nostro “viaggio”, abbiamo fatto anche un passo indietro nel tempo, come mostra lo step 4, per capire come il ceruleo assuma significai diversi all’interno dei miti propri delle civiltà antiche ciascuna avente culture e tradizioni uniche. Siamo passati poi per i detti popolari in cui predomina l’aggettivo “scuro” legato al nostro colore, nonché per la scaramanzia dove osserviamo la presenza del ceruleo in ambito religioso. Questi ultimi due punti sono racchiusi nello step numero 8. Siamo riusciti anche a trovare il nostro pigmento anche all’interno di un documento (step 11) abbastanza antico qual è : "Dell'historia natvrale di Ferrante Imperato (1550-1625) libri XXVIII”.
Ogni colore inoltre, ha un suon lato “selvaggio”, ed è proprio quello che viene descritto attraverso lo step 23.
Passiamo ora alla cucina, perché anche se difficile da credere, il Ceruleo è presente perfino in ambito culinario come ci fa capire lo step 12.
Per quanto riguarda le arti, non solo la pittura è chiamata in causa, ma anche architettura (step 22) e design (step 16) giocano un ruolo fondamentale per il nostro pigmento.
Vi è mai capitato di vedere delle persone e associarle immediatamente a qualcosa ? Bene, questo è ciò che abbiamo fatto nello step 21, dove abbiamo legato il colore ad alcuno dei “personaggi” che lo identificano.
È il momento della moda (step 20), altro ambito dove il ceruleo ha un ruolo molto importante.
Esiste anche almeno un brevetto che ha qualcosa a che vedere con questo pigmento, come evidenziato nello step 17.
Per ultimi, ma non perchè meno importanti, citiamo i post di carattere scientifico che si legano al colore della trattazione. Lo step 6, più generale e lo step 14 riguardante la chimica.

domenica 18 dicembre 2016

Step 24: La "Nuvola del colore"

Ecco la "cloud" dei termini che più rispecchiano e si identificano con il nostro Ceruleo Scuro.

Ceruleo scuro: la "nuvola" del colore (immagina creata da me personalmente)


Come visto nei post precedenti, possiamo trovare il Ceruleo Scuro in moltissimi ambiti diversi, molte volte anche in maniera inaspettata. Ma se c'è qualcosa che davvero rappresenta questo colore, in modo del tutto completo, quella è il mare.
Il ceruleo infatti, è indicato propriamente come colore del mare in tutte le sue sfumature e accezioni, ovvero quel mare assai profondo e lontano dal lido dove l’acqua è molto alta e il cielo azzurro vi si specchia.

L'immensità del mare

Step 23: Un colore "selvaggio"

Draghi Cromatici
Il drago è una creatura mitico-leggendaria dai tratti solitamente serpentini o comunque affini ai rettili, ed è presente nell'immaginario collettivo di tutte le culture, in quelle occidentali come essere malefico portatore di morte e distruzione, in quella orientale come creatura portatrice di fortuna e bontà. Sicuramente l'aggettivo selvaggio è quello che meglio identifica queste straordinarie, seppur leggendarie creature.
Ma cosa c'entrano i draghi con il color ceruleo??? Ebbene, i draghi si distinguono per il colore della pelle, ed è per questo che molte volte si usa identificarli con il termine draghi cromatici. Infatti, a seconda del colore, ogni drago ha delle caratteristiche particolari (caratteriali, abilità, modi di vivere ecc...)  diverse da tutti gli altri. Il color ceruleo è associato sicuramente alla categoria dei Draghi blu, i quali presentano delle bellissime sfumature di ceruleo sulla loro pelle.

Draghi Blu

Questo drago possiede orecchie incredibilmente frastagliate e un grosso e massiccio corno sul muso. Un odore di ozono si diffonde nell'aria intorno al drago, le cui scaglie azzurre luccicano al sole.
I Draghi Blu, chiamati anche i draghi della tempesta, sono orgogliosi e possiedono un forte senso del territorio. Di tutte le specie sono tra le migliori a scavare nella sabbia. Il colore delle scaglie di un drago blu varia da un azzurro iridescente ad un indaco cupo, dato che sono lustrate fino a divenire lucenti dalle sabbie che soffiano nel deserto. La grandezza delle scaglie aumenta di poco con l'età ma diventano più spesse e coriacee. La pelle tende a vibrare e schioccare debolmente grazie all'elettricità statica contenutavi. Questo effetto si intensifica quando il drago è furente e sta per attaccare, e ciò sprigiona un odore di ozono e sabbia. I draghi blu sono facili da osservare nelle vuote distese desertiche, a causa del loro colore acceso. Tuttavia, spesso si nascondono nella sabbia in modo che solo parte della testa risulti visibile. I draghi blu amano solcare il cielo del caldo deserto, solitamente volando di giorno quando la temperatura è al suo massimo.
 Alcuni possiedono un colore simile a quello del cielo del deserto, e si avvantaggiano di questa loro pigmentazione. Le tane dei draghi blu sono vasti complessi sotterranei, dove viene raccolto anche il loro tesoro. Sebbene collezionino qualunque cosa sembri avere valore, preferiscono le gemme, specialmente gli zaffiri. A volte sono costretti a cibarsi di serpenti, lucertole e piante del deserto per saziare la loro fame, ma preferiscono animali da pascolo come i cammelli. Quando ne hanno la possibilità, si nutrono avidamente di queste creature.
Solitamente i draghi blu attaccano dall'alto oppure scavano sotto le sabbie fino ad arrivare a circa 30 metri dalle vittime. I draghi più vecchi fanno uso delle loro capacità speciali, come il terreno illusorio, assieme a tattiche per camuffare il territorio e aumentare le possibilità di sorprendere il bersaglio. I draghi blu fuggono da
un combattimento solo se estremamente feriti, in quanto vedono la ritirata come un gesto di codardia. Il drago blu possiede un solo tipo di soffio, un soffio lineare di elettricità.

Step 22: Il colore in architettura

Chefchaouen, la perla del Marocco
Chefchaouen è una pittoresca cittadina del Marocco settentrionale adagiata nella cornice montuosa del Rif, 110 km a sud ovest di Tangeri, considerata per secoli sacra, in cui era persino proibito l’ingresso agli stranieri. Solo negli anni 50’ Chefchaouen si è rivelata al mondo, divenendo una meta turistica fortunatamente ancora poco conosciuta. Detta “la città azzurra” poiché tutti i suoi edifici, le porte, le finestre, le fontane e le strade sono dipinte nelle diverse tonalità di azzurro, la città è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’umanità.
    
                                           
Il nome deriva dal termine berbero achawen, “le corna”, per via delle sommità frastagliate delle montagne che la dominano e circondano. La sua fondazione risale al 1471 e la sua popolazione originaria era composta prevalentemente da esiliati andalusi che hanno modellato la città secondo lo stile della loro terra d’origine; la Medina infatti, la parte vecchia della città, è un intrico di strette strade dal tracciato irregolare e dalla pavimentazione chiara, in netto contrasto con il colore turchese delle abitazioni. La città oggi conta circa 35 mila abitanti, ma il centro storico è senza ombra di dubbio il suo pezzo forte, tra l’altro, il fatto di essere abbarbicato su una collina, fa si che si sviluppi in uno spettacolare e sinuoso labirinto colorato di varie tonalità di azzurro, dove dietro ad ogni curva si apre un nuovo scenario celeste. Si dice che il colore sia stato introdotto dai profughi ebrei nel 1930 che consideravano l'azzurro simbolo del cielo e del paradiso.
In questa "immensa opera architettonica", il cerulo ha sicuramente un ruolo fondamentale, anzi il nostro pigmento con tutte le sue sfumature sono la caratteristica principale di questa città.
Infatti, citando un articolo di TgCom24, tutto in questa città è vestito di cerulea bellezza.

Link fonte immagini.



Il De Architettura di Vitruvio
Il ceruleo è stato molto importante anche in passato per quanto riguarda l'architettura, basta infatti pensare allo spazio che Vitruvio gli dedica nel suo "De architectura". Riporterò di seguito il paragrafo riguardante il ceruleo, estrapolato da: "L'Architettura di Vitruvio", tradotta in italiano da Quirico Viviani.

Libro settimo, capitolo nono.
"La composizione del ceruleo fu per la prima volta inventata in Alessandria: indi ne stabilì una fabbrica Vestorio in Pozzuoli. Il modo poi con cui si compone, è bastantemente meraviglioso. Imperciocchè si macina l'arena col fior di nitro così sottilmente, che si riduce come farina; e meschiatavi la limatura grossa di rame Ciprio si spruzza con acqua, affinché s'impasti insieme: poscia si formano palle col rivolgere fra le mani, e si legano in modo, che si disecchino : diseccate si accomodano in un orcio di terra, e si pone questo in una fornace. In tal modo il rame e quell'arena infuocandosi per l'azione del calore, nel diseccarsi, dando e ricevendo scambievolmente gli umori, perdono le loro proprietà, e consumate dall'azione del fuoco le loro qualità prendono un colore ceruleo. L'usta poi, che è abbastanza utile per le pitture degl' intonachi, così si ottiene. Si pone al fuoco una gleba di buona ocra, finattantochè divenga rovente; questa allora si estingue nell'aceto, e diviene di colo purpureo."

sabato 10 dicembre 2016

Step 21: I protagonisti

Due personaggi che si legano sicuramente al color ceruleo sono Lauren WeisbergerDavid Frankel, rispettivamente scrittrice del bestseller "Il diavolo veste Prada" ("The Devil Wears Prada") pubblicato nel 2003 e regista dell'omonimo film del 2006.
Come già sottolineato in post precedenti, è anche grazie a "Il diavolo veste Prada" che il cerulo è diventato "famoso" tra i colori, affermandosi come un vero e proprio pilastro soprattutto nella moda.
A proposito del film, un altro personaggio ancor più legato al nostro colore rispetto ai precedenti, è l'attrice statunitense Anne Hathaway che indossa in una scena dello stesso un maglioncino color ceruleo, come si può vedere dalla foto sottostante.

Immagine tratta dal film "Il Diavolo Veste Prada"
E a mio parere, è proprio grazie a lei che si deve il "successo" del ceruleo negli anni a seguire,
perché il suo personaggio ha rappresentato una vera e propria svolta nella storia di questo colore.
Tutti infatti credo abbiano visto almeno una volta questo film e penso che chiunque nel vedere la scena in questione abbia focalizzato la sua attenzione su quel maglioncino ceruleo, rivalutando il proprio punto di vista su questo pigmento.

Facciamo ora un passo indietro nel tempo. Un personaggio che con il ceruleo ha tante cose in comune è Kleopátra Theá Philopátor, comunemente nota come Cleopatra.

Il nostro ceruleo infatti, è il colore che caratterizza il trucco attorno ai suoi occhi, mettendone in risalto la pupilla e contribuendo ad aumentare il suo irresistibile fascino.
Ma è anche il colore predominante in molti dei suoi abiti, infatti essa viene ritratta molte volte in vesti cerulee come possiamo ammirare dalla fotografia.
                                           Immagini di Cleopatra Tea Filopatore

D'altronde che il ceruleo fosse molto di moda nell'antico Egitto non è una novità, anzi, è proprio il colore che caratterizzava quella civiltà. Sono stati i romani a definire Ceruleo il blu egiziano, ritenuto uno dei pigmenti sintetici più antichi della storia.

Step 20: I colori della moda


IL CERULEO NELL’HAUTE COUTURE.
Conoscete la celebre scena in cui Meryl Streep, nel film Il Diavolo veste Prada, spiega cosa c'è dietro il maglioncino che indossa la sua neo-dipendente Anne Hathaway? Che non è "semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo". Con il blu, l’azzurro, c’è ben poco da generalizzare. Quella del ceruleo è una vera e propria “sfumatura” approdata nel mondo della moda, sugli scaffali dell’haute couture, discendente da lontane collezioni di grandi stilisti (nel film erano Oscar De La Renta, con la sua collezione di gonne cerulee e Yves Saint Laurent, che propone giacche militari color ceruleo). Protagonista indiscusso del mondo della moda, il colore rappresenta quell’elemento di una collezione che ne definisce il carattere e che può influenzarne ogni altro aspetto. Oggi il color ceruleo, che evoca il cielo limpido, è un colore leggero, che si unisce in modo naturale ed elegante ad ogni tonalità di blu. Esso pervade, con le sue molteplici identità, diversamente emozionanti, le collezioni di molti designer, come possiamo vedere nelle immagini sottostanti.



Atelier Versace Haute Couture Primavera Estate 2016 | Abito lungo ceruleo e nero in pizzo.
È un abito dalla vestibilità aderente ma nello stesso tempo morbida che mette in risalto la femminilità in tutti i suoi aspetti.
È un arma di seduzione, capolavoro di maestria sartoriale che rivela il corpo. Donatella Versace continua a dare la sua personale interpretazione di alta moda e traghetta Atelier Versace verso un'eleganza moderna, una bellezza quasi onirica, una perfezione da haute couture.  L' abito da sera è decorato da reti in velluto e pelle, mentre i ricami di cristalli trattengono e mostrano il corpo. Intrisa di un profondo dinamismo, questa collezione Atelier Versace celebra ancora una volta il savoir faire della Maison e il talento di Versace nel dare forma ai sogni delle donne di oggi: donne forti, determinate ma anche elegantissime e tremendamente sexy.



Versace è un'azienda italiana di moda e abbigliamento, con sede a Milano, fondata nel 1978 dallo stilista Gianni Versace, e lasciata in eredità alla famiglia: Santo Versace ne è il presidente, Donatella Versace il Vicepresidente e Direttore creativo. Allegra Versace Beck, figlia di Donatella, è l'azionista di controllo.

Abbiamo anche altri esempi di come il ceruleo sia un colore altamente usato dai grandi stilisti per dare quel tocco in più ai loro abiti.

Carlos Miele Haute Couture Primavera Estate 2010 | Abito lungo ceruleo sfumato come i fondali marini.


Fonte delle immagini: VOGUE, periodico mensile fondato nel 1892 a New York da Arthur Baldwin Turnure. Ritenuta una delle più prestigiose e autorevoli riviste del mondo della moda, è edita dal 1909 da Condé Nast che rilevò da Turnure la pubblicazione un anno prima della morte di quest'ultimo.